Giochi di guerra
Storia non insegna
105 x 125 cm
Squadra speciale d'assalto
120 x 98 cm
La maschera
60 x 30 cm
Giochi di guerra
La serie "Giochi di Guerra" nasce da una rielaborazione di una fotografia di famiglia risalente al 1952, scattata pochi anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. I dipinti raffigurano due ragazzini – uno con una maschera antigas e l'altro con un cappello da ufficiale – intenti in un gioco durante un campo estivo. La scena, pur nella sua apparente leggerezza, è gravata dai simboli ancora vivi del conflitto appena terminato.
Attraverso questa serie, Nicolò Nigri riflette sulla condizione di una generazione che ha vissuto l'infanzia sotto l'ombra della guerra e ha contribuito a costruire il lungo periodo di pace di cui l’Europa ha goduto fino ai nostri giorni. Tuttavia, il senso di stabilità raggiunto si rivela fragile: compromessi, errori e disparità affiorano nuovamente, restituendo un presente segnato da tensioni crescenti. In "Giochi di Guerra", la memoria personale si intreccia alla memoria collettiva, e il gioco infantile diventa metafora di una storia che, più che insegnare a non ripetere gli errori, sembra destinata a ripetersi.